La fondatrice

Battistina Viganò

Chi era


La fondatrice Battistina VIGANO' nasce a Calvenzano il 17.12.1916 Sguardo vivace, acuto e penetrante.
Erano gli occhi di una persona che per anni “ha visto” bisogni, ansie e sofferenze di chi è costretto ad essere aiutato ed a dipendere da un cuore generoso.
Come si manifestava poi, diceva subito, in modo semplice ma chiaro, del Suo intendimento, della Sua volontà, della Sua determinazione. Fisico esile, provato da tanti anni di lavoro e dedizione ad un'opera, ostinatamente voluta e da Ella perseguita con ogni energia, sempre con grande volontà e spirito di servizio, sostenuta dalla fede e dalla preghiera.
Lo attestano i risultati conseguiti in 40 anni a da quanti ogni giorno, direttamente o meno, potevano trovarsi ad incontrare o chiedere della fondatrice.
Battistina Viganò, la fondatrice, direttrice tutto fare della Casa Maria Immacolata di Calvenzano, istituzione ormai affermata e la cui fama ha varcato sia i confini comunali sia quelli provinciali, per la sua comunità non è stata solo la Casa di riposo.
La sua “missione terrena” non è certo nata dal nulla, senza un perché e senza una formazione, ma è stata invece frutto di un lungo, paziente, coraggioso e tenacissimo lavoro.

I primi passi


A vent’anni, del resto, era già presidente dell’Azione Cattolica, della quale aveva preso la tessera a dieci anni; nel 1950, su Sua iniziativa, veniva eretta e collocata all’ingresso di Calvenzano, in via Treviglio, una croce a ricordo dell’Anno Santo.

L'evoluzione


Successivamente, siamo negli anni difficili e tragici della seconda guerra mondiale, trascorre circa un decennio a Cremona nella Congregazione religiosa delle Oblate – suore laiche a disposizione della pastorale del Vescovo – occupandosi di chi soffre ed è più infelice.

Impegni sociali


Rientrata a Calvenzano non ha disdegnato l’impegno in politica diventando, come naturale fosse, assessore ai servizi sociali.

L'iniziativa


E’ in questo periodo che, “leggendo i bisogni del tempo” da corpo all’iniziativa più impegnativa della sua vita. I primi anni sono, sotto l’aspetto finanziario, difficili ed allora avvia, parallelamente, una attività di taglio ed orlatura dei foulards. Tanti sono i bisogni della comunità, non solo per le persone anziane ma anche per i giovani, ed allora eccola impegnata, in estate, ad organizzare una colonia montana.

L'eredità


Per questo Suo modo di essere, per l’impegno disinteressato col quale ha donato la propria vita agli “altri bisognosi” numerosi sono stati i riconoscimenti. Fedele ai propri principi di riservatezza e di umiltà ed in silenzio, come sempre aveva vissuto, se ne andò anzitempo, riservata e schiva il 29 gennaio 2000. A chi l’ha conosciuta, a chi ha raccolto il suo testimone, non resta che complimentarsi con Lei e ringraziarLa per i principi che da sempre ha trasmesso: PREGHIERA, ONESTÀ’, UMILTÀ E FIDUCIA NELLA PROVVIDENZA.

- Il 18 dicembre 1994 le venne conferita dall’Amministrazione comunale di Calvenzano una medaglia d’oro con attestato di benemerenza, quale segno di vivo apprezzamento per l’opera di solidarietà umana e volontariato attivo a favore degli anziani.

- Nel 1996 il 2040° Distretto Rotary International Rotare Club di Treviglio e della Pianura Bergamasca conferì alla Signorina il “Premio Professionalità 1996” per la sua lunga attività a favore degli anziani.

- Il 28 luglio 1997 la Cassa Rurale e Artigiana di Treviglio con la motivazione: “quale riconoscimento per la sua attività nel campo della solidarietà e dell’assistenza alle persone anziane e bisognose” la nominava Socio onorario della Banca.

- Ancora nel 1996 crediamo, conoscendo la signorina Battistina, che lei ritenesse il massimo encomio quello conferitole dal Vescovo di Cremona, Mons. Giulio Nicolini, a nome del Papa: si trattava dell’alto riconoscimento ecclesiastico della Croce ‘Pro Ecclesia et Pontefice’.

- In occasione della chiusura delle manifestazioni organizzate per celebrare l’anno internazionale dell’anziano, il 18 dicembre 1999, il gruppo promotore le conferì un attestato di benemerenza per l’impegno profuso a favore degli anziani.

- Nel 2000, la Regione Lombardia conferì, alla memoria, il premio ‘Rosa Camuna 2000’ (istituito nel 1966 per riconoscere il ruolo delle donne impegnatesi sul piano civile e sociale, sia a favore della condizione femminile e delle pari opportunità, sia di tutta la comunità, contribuendo così a tenere alto il prestigio della Lombardia). Premio che venne ritirato dalla sorella Sig.ra Marina.

Destina a noi il tuo 5x1000
Il nostro codice è: CF 01871460166